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ELEZIONE DEI MEMBRI DEL PARLAMENTO EUROPEO SPETTANTI ALL’ITALIA – MODALITA’ DI ESERCIZIO DEL VOTO

Vademecum Elezioni 2014 VADEMECUM

In vista dell’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia che si svolgera’ il 25 maggio p.v., si forniscono alcune precisazioni circa il voto degli elettori italiani all’estero.

1) ELETTORI ITALIANI NEI PAESI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA

i. Ai sensi del D.L. n. 408 del 24 giugno 1994, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge n. 483 del 3 agosto 1994, gli elettori italiani che risiedano in uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea e che non si siano avvalsi della facolta’ di esercitare il diritto di voto in favore dei candidati degli Stati medesimi, possono votare per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia presso le sezioni elettorali appositamente istituite dalle rappresentanze diplomatico-consolari italiane.

ii. Analoga possibilita’ e’ concessa agli elettori italiani che si trovino temporaneamente nel territorio degli altri Paesi membri dell’Unione per motivi di lavoro o studio, nonche’ agli elettori familiari con essi conviventi, e che abbiano presentato l’apposita domanda ai termini di legge.

iii. Gli elettori di cui ai punti precedenti votano per le liste dei candidati presentate nella circoscrizione alla quale appartiene il Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti.

iv. In alternativa al voto presso le sezioni elettorali istituite dagli Uffici consolari, i suddetti elettori possono votare presso il Comune di iscrizione elettorale in Italia, senza adempimenti a carico delle Sedi, presentando domanda al Sindaco entro il 24 maggio prossimo ed esibendo il certificato elettorale.

2) ELETTORI NEI PAESI EXTRA UE

La normativa applicabile agli italiani all’estero in occasione del rinnovo del Parlamento europeo non prevede il voto all’estero al di fuori dei Paesi UE.
Pertanto, gli elettori italiani, iscritti all’AIRE e residenti negli Stati che non sono membri dell’Unione Europea, potranno votare solo rientrando in Italia recandosi ai seggi istituiti dai comuni nelle cui liste elettorali risultano iscritti.
A tal fine, agli elettori residenti all’estero e’ spedita a cura dei comuni di iscrizione elettorale una cartolina-avviso recante l’indicazione della data della votazione, l’avvertenza che il destinatario potra’ ritirare il certificato elettorale presso il competente ufficio comunale e che l’esibizione della cartolina stessa da’ diritto al titolare di usufruire delle facilitazioni di viaggio in territorio nazionale per recarsi a votare nel comune di iscrizione elettorale.

3) ELETTORI TEMPORANEAMENTE AL DI FUORI DAL TERRITORIO UE PER MOTIVI DI SERVIZIO O MISSIONI INTERNAZIONALI

Fermo restando quanto riferito al precedente paragrafo, si precisa che anche i dipendenti della P.A. temporaneamente all’estero per motivi di servizio o missione internazionale potranno votare per le prossime elezioni europee soltanto rientrando in Italia e recandosi ai seggi istituiti dai Comuni nelle cui liste elettorali sono iscritti.

L’attuale disciplina applicabile alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo non consente, infatti, il voto per corrispondenza, a differenza di quanto avvenuto in occasione delle elezioni europee del 2009, allorche’ fu possibile emanare apposito decreto, valido solo per tale tornata elettorale, per consentire il voto per corrispondenza da parte di alcune categorie di dipendenti della P.A. temporaneamente all’estero (appartenenti alle Forze Armate e Forze di Polizia, dipendenti di Amministrazioni dello Stato – ivi compresi i dipendenti del MAE – di regioni o di province autonome, professori universitari e figure assimilabili).

Tale categoria di elettori, risultando anagraficamente residenti in Italia, non potra’ ricevere evidentemente dai Comuni comunicazioni analoghe a quelle previste per gli iscritti AIRE.