L’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, accompagnato dal Capo dell’Ufficio Economico-commerciale, Alice Rubini, dalla Direttrice dell’Agenzia ICE Bucarest, Micaela Soldini, e dal Capo dell’Ufficio Stampa e Affari Culturali, Vincenzo Tamarindo, ha effettuato una missione a Cluj-Napoca dal 2 al 4 febbraio scorsi. La Delegazione è stata assistita dal Console onorario Dott. Massimo Novali.
Il distretto di Cluj rappresenta un ecosistema innovativo sostenuto da attività di ricerca e sviluppo tecnologico, con forte integrazione fra industria e formazione. Vi operano oltre 1200 imprese a partecipazione italiana, attive nei settori della manifattura e dell’edilizia, alberghiero, della consulenza d’impresa e del trasporto merci.
Il programma della visita ha previsto incontri al Consiglio Regionale, alla Prefettura, al Comune, all’Università Babeş – Bolyai, al Collegio Nazionale “George Bariţiu”, all’Università di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria e al Vescovato Greco Cattolico di Cluj-Gherla. Inoltre, la delegazione ha incontrato la comunità italiana residente a Cluj e visitato gli uffici di Marelli e lo stabilimento produttivo di DeLonghi.
L’incontro con il Vicepresidente del Consiglio Regionale di Cluj, István Vákár, ha consentito di esaminare potenziali collaborazioni in vari campi, tra cui quello infrastrutturale, medico e culturale. L’Ambasciatore ha sottolineato la necessità di potenziare la viabilità della città attraverso il progetto della “City Belt”, volto a creare il passaggio di collegamento tra DN1C e DJ 109D nell’area del complesso industriale Tetarom III, un importante insediamento produttivo dove operano anche imprese italiane. L’Ambasciatore ha espresso un particolare interesse per i progetti che il Consiglio Regionale si propone di finanziare attraverso il PNRR, segnalando la disponibilità delle imprese italiane a contribuire alla modernizzazione e allo sviluppo del Paese.
La riunione con il Prefetto di Cluj, István Szilárd Tasnádi, ha riguardato soprattutto la gestione della pandemia e la collaborazione tra Italia e Romania durante l’emergenza. Sono state scambiate informazioni e valutazioni sui principali aspetti del contrasto alla pandemia, da quelli prettamente sanitari a quelli di comunicazione, nonchè sui rispettivi sistemi di governo territoriale.
La delegazione italiana si è quindi trasferita al municipio di Cluj-Napoca, per il colloquio con il Sindaco Emil Boc. Il Sindaco Boc ha presentato i punti di forza della città: l’università, una forza lavoro giovane e altamente qualificata, il focus sull’innovazione, l’alta concentrazione di start-up. L’Ambasciatore ha espresso apprezzamento per il dinamismo economico e culturale di Cluj. Ha ricordato poi le capacità delle imprese italiane di contribuire allo sviluppo sostenibile della città in una molteplicità di settori, tra i quali la tecnologia, l’energia (specie da fonti rinnovabili), il trattamento dei rifiuti. Alla presenza del Sindaco, di esponenti del municipio e della comunità italiana a Cluj, l’Ambasciatore ha quindi consegnato al Console Onorario d’Italia, Massimo Novali, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia concessa dal Signor Presidente della Repubblica.
Il settore dell’alta formazione ha formato oggetto di approfondimento nelle tappe all’Università Babeş–Bolyai (UBB) e all’Università di Scienze Agricole e Medicina Veterinaria (USAMV), due tra le principali realtà accademiche della Romania. L’Ambasciatore ha incontrato i Rettori Prof. Daniel David e Cornel Cătoi. Nell’incontro presso la UBB, sono state esplorate le possibilità di ampliare le reti di cooperazione con università italiane e le opportunità di raccordo con le imprese italiane operanti in territorio romeno. Alla Facoltà di Lettere dell’Università Babeş–Bolyai, l’Ambasciatore ha veicolato l’auspicio di un’azione di sistema che proietti un’immagine contemporanea della cultura italiana in Romania, venendo incontro anche alle esigenze dei cittadini romeni emigrati in Italia e poi rientrati in Romania, che vogliono preservare i legami con l’Italia e l’italiano, parte fondamentale della propria identità. All’USAMV, sono state evidenziate le analogie tra le posizioni romene e quelle italiane in tema di ricerca agroalimentare e zootecnica e sugli sviluppi delle politiche europee in tema di nutrizione e agricoltura sostenibile.
Nello stesso solco si è collocata la visita al Collegio Nazionale “George Bariţiu”, che ospita una sezione bilingue italo-romena. La Direttrice, Prof.ssa Alina Baraian, ha presentato le attività della scuola e ha espresso apprezzamento per l’operato del lettore di italiano in loco, Prof. Piergiorgio Mori. Nel corso della visita, il Consolato Onorario d’Italia ha donato alla scuola dieci tablet. L’Ambasciatore Durante Mangoni ha indicato un approccio strategico e di lungo termine per il potenziamento dell’offerta didattica in lingua italiana, a beneficio del Collegio Bariţiu e delle altre scuole romene interessate.
L’incontro con il Vescovo Greco Cattolico di Cluj-Gherla, Claudiu Lucian Pop, ha consentito un confronto ad ampio spettro sull’operato della Chiesa greco cattolica in Cluj e nella Transilvania e sulle principali emergenze di carattere sociale e assistenziale della regione.
La delegazione italiana ha visitato, in chiusura di missione, gli uffici di Marelli a Cluj, dove l’azienda progetta e testa sistemi di meccatronica e software per automobili, avvalendosi dell’apporto di circa 300 dipendenti che da Cluj seguono progetti in tutto il mondo. L’Ambasciata ha quindi visitato il sito di Jucu, dove sorge l’impianto produttivo di DeLonghi. L’azienda, con 3.700 dipendenti in Romania, ha raddoppiato la produzione negli ultimi due anni ed è in procinto di aprire un terzo stabilimento a Satu Mare. Attenta da sempre al benessere dei propri dipendenti, DeLonghi ha anche condotto con successo una campagna vaccinale interna a beneficio del proprio personale.